L’Ora della Madre

Il Venerdì Santo è l’Ora di Cristo: Ora in cui, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino all’ultimo segno, consumando per loro e per i peccati di tutti la sua immolazione di Vittima sull’altare della Croce: ai suoi piedi, per divino volere, stava Maria, a lui indissolubilmente unita nel dolore e nell’offerta.  Ma in il Sabato Santo è l’Ora della Madre: Ora tutta sua, nella quale lei, la Donna, la Figlia di Sion, la Madre della Chiesa, visse la prova suprema della fede e dell’unione al Dio Redentore. Nella celebrazione dell’«Ora della Madre» la Liturgia bizantina  canta gli «encomi» o lamenti funebri della Vergine Madre, delle pie donne e dei discepoli al sepolcro di Cristo, nella trepida attesa della sua Risurrezione.

Madre del silenzio che sotto la croce non parlavi perché gli ultimi istanti della vita del Tuo Amato Figlio avevano bisogno di silenzio per non disturbare il sonno.

Madre, fragile nell’aspetto, forte nel dolore sostienici quando su quella croce ci sentiremo soli, che la Tua presenza, il Tuo respiro siano per noi dolce compagnia e serena fiducia nel futuro con Te senza fine. Amen

Giovedì Santo ” Li amò sino alla fine ”

Catechesi del Parroco

Con l’istituzione dell’Eucaristia Cristo lega per sempre se stesso alla Chiesa, sua SPOSA, con il vincolo di un amore indistruttibile.

Il rito della Lavanda dei piedi non è una suggestiva commemorazione del gesto compiuto dal Cristo duemila anni fa, ma un’azione che opera ORA in noi, nell’assemblea…la stessa purificazione che operò negli apostoli.

Riceviamo questo servizio per diventare a nostra volta capaci di compierlo per gli altri: ”Se non ti laverò, non avrai parte con me..’

Capirai dopo, aggiunge Gesù.
Accettiamo con spirito di fede e con pazienza, aspettando di capire dopo!

Ringraziando la Divina Provvidenza

Caritas

Al Centro Pastorale G.P.II si tocca la povertà ma anche la generosità dei fedeli e dei volontari mossi dalla Divina Provvidenza.
Quanti doni!!!
Tutti insieme a pregare e a ringraziare, con Maria SS, il Datore di ogni Dono: DIO.

C.Past. GP II

Le 5 guarigioni nella Messa

Riflessioni&Meditazioni

LA SECONDA GUARIGIONE
La seconda guarigione che il Signore ci dà è quella della mente e questa avviene durante la proclamazione della Parola di Dio cioè nella lettura del Vangelo e anche delle epistole, delle lettere dell’Antico e del Nuovo Testamento divenendo parte integrante della liturgia della Parola.
Quale guarigione avviene nella Liturgia della Parola? Bene, qui, bisogna ascoltare con molta attenzione perché è durante l’ascolto che avviene la guarigione della mente.
“Apri la tua bocca, la voglio riempire” dice il Salmo 80,11!
In questo momento avviene un lavaggio della mente che ci libera dal mondo della menzogna, ci libera dai falsi messaggi, da tutte quelle parole che ci vengono dal mondo e che NON corrispondono a verità!
Ecco il trapianto che avviene: Dio ci mette il Suo Pensiero!
Gesù, ha detto di Sè Stesso: “Io sono la Verità!“. “Io, Signore, credo che Tu Sei La Verità, anche se la Parola che sto ascoltando adesso mi sembra un po’ difficile: La Parola di Dio ti toglie dall’impero dei falsi maestri che pullulano oggi nel mondo! I quali ci dicono, le loro verità, che sono false. Allora noi portiamo tutto il nostro essere davanti al Signore e diciamo: “Signore, adesso che il mio cuore è purificato, che la mia anima è guarita, tocca anche la mente! Tocca il mio cervello affinchè le idee, le decisioni, l’ascolto di tante parole siano purificate dall’accoglienza della Tua Parola’’.
Così facendo ci liberiamo dal “secondo me“, ci liberiamo dal parere individuale, personale. Anche se frequentiamo i Sacramenti, rispettiamo la Chiesa, etc. …. abbiamo a volte delle idee, dei pensieri, che non sono conformi alla verità!
Ad OGNI Messa ecco che il cervello viene immerso nella Verità perché i pensieri di Dio vengano nella nostra testa. Chi va a Messa tutti i giorni riceve questa, come dire, purificazione-guarigione continuamente. E comincia allora a pensare secondo Dio.
Come dice anche S. Paolo nella lettera ai Corinzi: “Noi pensiamo secondo Dio”. Noi abbiamo il pensiero di Dio. Questa Parola di Gesù riscalda il cuore come ai due discepoli di Emmaus!
“Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre ascoltavamo questo Viandante che ci parlava così bene?”. Di cosa parlava il Viandante? Parlava delle Scritture. Aveva fatto una lettura a memoria, camminando, e poi aveva fatto l’omelia cioè la spiegazione dei testi.
Ovviamente il Viandante era Gesù, la Sapienza incarnata, ci credo che avesse loro scaldato il cuore!
Dio continua a parlare! Nei testi, nella predicazione! Questa Parola di Dio demolisce le nostre resistenze!
Ecco l’atteggiamento quando ci sediamo all’ascolto: “Parla, Signore, che il Tuo servo Ti ascolta!”. Possibilmente senza foglietto perché le Letture  non sono da leggere: sono da ascoltare!!!
Abbiamo la Prima Lettura, il Salmo, la Seconda Lettura poi c’è il Vangelo: quanta roba!
Avete presente la parabola del seminatore? Il seminatore semina molto e alcune cadono sul terreno buono, altre in un terreno meno buono. Io devo solo preparare il mio terreno. E quando ho preparato il terreno ascolto avidamente cosa succede.
Quella parola che viene detta, se mi colpisce, ecco: la prendo e la custodisco, così come ha fatto Maria di Nazareth.
Allora dico: “Ecco, Signore, questa Parola è per me. Questa è la Verità. Questo sei Tu, riconosco la Tua voce perché Tu hai detto: ‘Le pecore’ (nel Vangelo di Giovanni) ‘riconoscono la voce del Pastore’ “.
Poi, questa seconda guarigione, può scaturire anche nell’omelia perché il sacerdote che spiega, nell’omelia, la Parola di Dio deve parlare col cuore, deve parlare cuore a cuore.
Il ruolo del predicatore è quello che rimanda all’immagine dell’innamorato che ogni domenica, in cinque minuti, spiega e rispiega ad altri amanti, come e perché lui personalmente è stato preso da quel messaggio che ha appena letto. Che cosa lo ha catturato vitalmente nel vangelo. Come mai si è fatto convincere così profondamente da Gesù di Nazareth’’
Come ascoltare allora la predicazione, l’omelia?
Ascoltarla così, con la bocca aperta, con attenzione, cercando di cogliere quella parola che magari non avevamo compreso dalle Scritture. E’ un seme che entra nel nostro cuore: la guarigione del nostro intelletto. La guarigione della mente.