Preghiera da recitare in famiglia il giorno di Natale

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Con la preghiera sul pasto, il nostro parroco don Francesco esprime, con don Salvatore , il vivo desiderio di essere presente in tutte le famiglie per condividere un momento di gioia e di benedizione durante il pranzo natalizio. Così, nella comunione spirituale, tutte le case dei fedeli potranno sentire il loro abbraccio benedicente.

Signore Gesù, oggi festeggiamo il tuo Natale. Riuniti attorno a questa mensa, ci sentiamo ancora più uniti nel tuo nome. Tu sei la nostra speranza e la nostra pace, sei luce per ogni casa e per ogni cuore. Ti preghiamo: nutri sempre del tuo amore questa famiglia, sii cibo che sostiene nel cammino, balsamo che lenisce le piaghe, acqua che rinfresca e disseta. Ti affidiamo l’intera umanità, soprattutto i più deboli e più poveri: difendili, sostienili, confortali. E aiuta anche noi a non dimenticarci di loro, a condividere, per quanto possiamo, ciò che per grazia possediamo. Sii benedetto o Signore per la felicità di questo santo giorno, fa’ che rimanga viva nel cuore e renda più sereno il nostro cammino in tutti i giorni che seguiranno. Amen”

Il parroco don Francesco e don Salvatore augurano a tutti un Santo Natale colmo di Grazia e un Anno Nuovo portatore di Gioia, Pace e Speranza.

2 luglio – Festa di Maria Ss delle Grazie

Preghiera semplice a Maria delle Grazie

Delle Grazie Potente Regina
mediatrice di ogni favor,
Tu ci guardi dal cielo benigna, ci conduci all’Eterno Signor.

Madre buona, Signora gloriosa,
delle nostre miserie pietà
per i tuoi figli traviati deh! Implora il perdon dell’Eterna Bontà.

Noi veniamo al tuo tempio fidenti
le nostr’alme macchiate a lavar
Tu correggi gli error delle menti
e del cuore raddrizzi l’amar.

Per gli infermi e i peccatori
imploriamo la tua pretezion,
Tu dal male allontani gli orrori
e nel bene consacri l’azion.

Parroco Prof. Don Francesco Saverio Russo

Maria, Vergine dell’attesa

Vergine dell’attesa,
donaci un’anima vigilante.
Giunti alle soglie del terzo millennio,
ci sentiamo purtroppo più figli del crepuscolo
che profeti dell’Avvento.
Hanno detto che la santità
si misura dallo spessore delle attese…
Se così è, tu sei la più santa delle creature,
perchè tutta la tua vita è cadenzata
dai ritmi gaudiosi di chi aspetta qualcuno:
Vergine in attesa, all’inizio.
Fidanzata, cioè, Madre in attesa, alla fine.

Lì, nel cenacolo, in compagnia dei disepoli,
in attesa dello Spirito….
Sentinella del mattino, portaci arpa e cetra
perchè possiamo svegliare l’aurora.

don Tonino Bello

Buon cammino d’Avvento!

Benedette le mani!

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Benedette le mani che si aprono ad accogliere i poveri e a soccorrerli,
sono mani che portano speranza.
Benedette le mani che superano ogni barriera di cultura, di religione, di nazionalità, versando un olio di consolazione sulle piaghe dell’umanità.

Benedette le mani che si aprono senza chiedere nulla in cambio, senza sé, senza però, senza forse, sono mani che fanno scendere sui fratelli la benedizione di Dio.
Tendi la tua mano al povero!
(preghiera tratta dalla Celebrazione Eucaristica di Papa Francesco in occasione della G.M. dei poveri)

” MEMORARE” in onore alla Vergine di Pompei

Memorare

Ricordati, o piissima Vergine Maria,
che non si è mai udito
che alcuno sia ricorso alla tua protezione,
abbia implorato il tuo aiuto,
abbia chiesto il tuo soccorso,
e sia stato abbandonato.
Animato da tale fiducia,a te ricorro, o Madre Vergine delle vergini;
a te vengo, dinanzi a te mi prostro, peccatore pentito.
Non volere, o Madre del Verbo,
disprezzare le mie preghiere,
ma ascoltami benevola ed esaudiscimi.
Amen.

 

Il cosiddetto Memorare (lett. ricòrdati) è una celebre preghiera della tradizione orante propria della Chiesa cattolica ed è dedicata alla Vergine Maria. Il testo è attribuito a san Bernardo di Chiaravalle, monaco cistercense.
Il cardine di questa antica preghiera si ritrova anche  nel Catechismo della Chiesa Cattolica:
«Maria, poiché ci dona Gesù, suo Figlio, è la Madre di Dio e la Madre nostra; possiamo confidarle tutte le nostre preoccupazioni e le nostre implorazioni»(n.2677)
La Chiesa cattolica prevede una indulgenza parziale per chi reciti devotamente il Memorare.

L ‘Angelus Domini, ‘il granellino’

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La preghiera dell’Angelus Domini, è piccola come un chicco di grano, è breve come un respiro, ma in realtà, se ben compresa, è una lode più estesa del mondo, più grande dell’universo, perché, sia pur brevissimamente, ci parla di Dio, di Gesù Cristo, Spirito Santo, della Madonna, dell’Incarnazione del Signore, della Redenzione: che sono il fondamento della nostra fede Cristiana.

L ‘Angelus Domini è il granellino di senapa che può diventare:
– al mattino, luce di sole che illumina il nostro cammino;
– a mezzogiorno, forza del nostro lavoro;
– al tramonto, serena nostalgia dei cieli ai quali siamo avviati.

L’Angelo del Signore
portò l’annunzio a Maria
– Ed ella concepì
per opera dello Spirito Santo.
Ave Maria…
Eccomi, sono la serva del Signore.
– Si compia in me
la tua parola.
Ave Maria…
E il Verbo si fece carne.
– E venne ad abitare in mezzo a noi.
Ave Maria…

Prega per noi, santa Madre di Dio.
Perché siamo resi degni
delle promesse di Cristo.

Preghiera per la 53a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali

«Siamo membra gli uni degli altri» (Ef 4,25). Dalle social network communities alla comunità umana

O Dio, Uno e Trino, Amore e Comunione,
ti ringraziamo per averci chiamati a vivere in relazione con te e con i nostri fratelli, a fare “rete”. Per comunicare con noi e per comunicarti a noi ti adatti al nostro linguaggio, stabilendo nella storia un vero e proprio dialogo con la nostra umanità. Creati a tua immagine e somiglianza, noi portiamo sempre nel cuore la nostalgia di vivere in comunione, di appartenere a una comunità.
O Padre,
che ci hai voluto figli tuoi nel tuo Figlio e fratelli fra di noi, aiutaci a promuovere autentiche relazioni solidali anche attraverso l’uso sapiente e prudente di internet, strumento per progredire come comunità, rete solidale, che cresce mediante l’ascolto reciproco e il dialogo. Libera i più giovani dalla piaga del cyberbullismo. Preservaci nell’ambiente digitale dall’individualismo sfrenato, che talvolta fomenta spirali di odio.
O Cristo Gesù,
in virtù del Battesimo ci riconosciamo tutti membra dell’unico corpo di cui tu sei il Capo. Fa’che custodiamo la verità per non smentire la reciproca relazione di comunione, che per tua grazia ci caratterizza. Liberaci dalla menzogna, rifiuto egoistico di riconoscere la nostra appartenenza al tuo corpo.
O Spirito Santo,
che discendesti sugli Apostoli riuniti nel Cenacolo sotto forma di lingue di fuoco, illuminaci e fortificaci, perché usiamo la rete come prolungamento o come attesa di incontro reale con i fratelli. Per tuo dono la rete sia occasione per avvicinarci a storie ed esperienze di bellezza o di sofferenza fisicamente lontane da noi, per pregare insieme e insieme cercare il bene nella riscoperta di ciò che ci unisce.
O Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa,
rete tessuta dalla comunione eucaristica, dove l’unione non si fonda sui “like”, ma sulla verità, sull’“amen”, con cui ognuno di noi aderisce al Corpo di Cristo, prega per noi perché ci riscopriamo membra gli uni degli altri.
Amen. Alleluia!

(preghiera di don Francesco Dell’Orco, assistente pastorale all’Università Cattolica S. Cuore – Gemelli)

Preghiera della luce a Nostra Signora di Lourdes

Maria, Madre mia,
tu hai chiesto,  a Lourdes, una cappella , eccola qui.
Davanti a Te è la Chiesa e questa Chiesa formata dalle mille e mille luci che camminano dietro a te, nella processione con le fiaccole rischiaranno la notte di Lourdes.
Le piccole fiamme lampeggiano, vacillano quando c’è pioggia o vento mentre d’estate puntano in alto verso il cielo.
Quando il vento è troppo forte si spengono ma c’è sempre un vicino che ti offre la sua luce.
E’ l’umile processione dei poveri che pregando il Padre nostro, l’Ave Maria e il Gloria meditano i misteri della vita di Gesù e della Tua.
E’ l’umile processione nella quale uno sembra perdersi nell’anonimato della folla.
Eppure, ognuno è indispensabile perchè quando una candela si spegne crea una macchia nera, un piccolo vuoto in questo fiume di luce e Tu sei là bianca visione di cielo e porti a Gesù la preghiera, le attese e le sofferenze di tutti e di ciascuno e quello che puoi dall’alto, dall’incavo della roccia.
I nostri occhi contemplano una statua ma il cuore intravede Te viva, presente, disponibile, accogliente, materna.
Questa grotta era buia e sporca ora è un pezzo di Paradiso, di luce, purezza, calore come un cuore di madre.
Queste candele, che si consumano davanti a Te, vogliono essere segno della nostra presenza e prolungamento della nostra preghiera.
Quando torneremo nelle nostre case avremmo a lungo questa visione di cielo e la Tua luce rischiarirà il nostro faticoso cammino fino a quando potremo contemplarti beati per sempre, con Bernadette e tutti i Santi, nella casa del Padre. Amen