Sacre Ceneri

Carissimi, cenere in testa e acqua sui piedi. Una strada, apparentemente, poco meno di due metri. Ma, in verità, molto più lunga e faticosa. Perché si tratta di partire dalla propria testa per arrivare ai piedi degli altri. A percorrerla non bastano i quaranta giorni che vanno dal mercoledì delle ceneri al giovedì santo. Occorre tutta una vita, di cui il tempo quaresimale vuole essere la riduzione in scala. Pentimento e servizio. Sono le due grandi prediche che la Chiesa affida alla cenere e all’acqua, più che alle parole. (Don Tonino Bello)

Io Accolgo Te: ‘Sessualità, linguaggio dell’Amore’

Corsi Prematrimoniali

Sessualità: che cosa è?
1- Una dimensione ‘ignorata’, denigrata, ridotta e incompresa
2- Una realtà di una bellezza superiore: alle origini era così!
3- Una realtà che differenzia l’uomo dalla donna: una ricchezza che si vuole distruggere.

Sessualità è il linguaggio dell’amore……vuol dire che mediante la sessualità l’uomo e la donna COMUNICANO.
E’ il più nobile mezzo di comunicazione dell’amore. Ma come ogni comunicazione deve essere fatta in maniera completa e secondo i canoni comunicativi. Per comunicare il pensiero usiamo parole e gesti, etc.
Per comunicare l’amore, il desiderio di bene che vogliamo all’altro, perchè la nostra vita sia completa e giunga a compimento, l’uomo e la donna si parlano attraverso il corpo.
L’atto unitivo dell’uomo con la sua donna ha un profondo significato e valore quando diventa ‘comunione di corpi‘ o meglio ‘comunione di due persone’, che mediante l’atto sessuale diventano uno (immagine della Trinità)
Questo linguaggio d’amore è vero e si compie in maniera idonea mediante il duplice significato dell’atto coniugale: quello unitivo e quello procreativo (possibilità di generare vita). Se provo a dissociare uno di questi aspetti, unitivo e procreativo, sto alterando la comunicazione. Avrò un perfetto atto unitivo ma non avrò una comunione di persone.

Ecco perchè nello spirito della Scrittura, nel pensiero della Chiesa e dell’insegnamento morale l’atto unitivo e procreativo non è contemplato fuori del matrimonio. Non perchè è peccato!!! Niente nella sessualità è peccato. Il peccato sessuale consiste in qualunque atto che riduce la vera natura sessuale a puro atto di piacere o ad atto di godimento individuale.

Preghiera finale/riflessione personale

Signore, ci hai dato un corpo ed eco sa parlare.
Un gesto ha in sè mille parole, un nostro bacio è forte come un grido,
ogni carezza è come un fraseggiare,
domanda e offerta, confessione e dono.
Questo linguaggio tutto personale,
che dice quello che non sappiamo dire,
che apre al cuore porte sconosciute per un incontro nuovo
tanto atteso ma pieno di trepidazione;
questo linguaggio di carne che ci aiuta ad una sconfinata confidenza,
ha inscritti i segni della Tua presenza dentro di noi, nel nostro stesso corpo.
Signore, ci hai dato un corpo ed ecco sa parlare:
fa che parliamo sempre al Tuo cospetto e Tu che vedi e ascolti, gioisci con noi.

Io Accolgo Te: ‘La preghiera in Coppia’

Corsi Prematrimoniali

La preghiera da sposi si vive soprattutto quando si è insieme e ognuno ha ben presente l’altro; quando lo sguardo non è fisso nel vuoto o in un Dio lontano ma nel Dio-Amore che è presente nella coppia, tra la coppia, con la coppia, un Dio che ci vuole bene e vuole che ci amiamo in modo perfetto.
Quando preghiamo sollecitiamo la volontà per volerci sempre più bene, per essere l’uno per l’altro e insieme aperti alla vita e al mondo. Si prega perchè si possa amare fortemente, assolutamente la creatura che il Signore ci ha posto accanto. E questa è anche la sua preghiera.
Occorre pregare insieme, ad alta voce, perchè l’altro senta, anche con la mano che si stringe, anche con i nostri corpi che sono vicini, anche con lo sguardo che si incrocia, anche con il cuore che nel frattempo perdona e rafforza la nostra relazione. La preghiera di coppia è molto ‘incarnata’: ha il ritmo del nostro stesso respiro, è il nostro respiro spirituale.
La preghiera coniugale può essere lunga o corta; come un atto d’amore, essa non ha tempo. Proprio perchè è molto incarnata, diventa ben presto intensa, anche se non è lunga.
La casa è il luogo in cui aprire la Parola di Dio. Marito e moglie si fanno insieme discepoli della Parola, si chiedono cosa dice loro, cosa chiede per la loro vita, la pregano e la celebrano.
La aprono ai figli, favoriti anche dalla proclamazione liturgica, e ritrovano in essa i segni dell’amore di Dio che li raggiunge e le indicazioni per crescere bene, per discernere tra le tante proposte dell’oggi e scegliere secondo il pensiero di Dio, fonte di vera gioia. La Parola, così, insinua una luce nuova nelle case che riflettendosi, per così dire, sulla famiglia, fa cogliere, nella stessa Parola, sfumature e messaggi fino ad allora sconosciuti.

Parola di Dio di questo incontro è Lc 1,46-55 ”Magnificat”
– Sappiamo riconoscere le ”grandi cose” che Dio ha fatto in me, in noi? Quali?
– Sappiamo lodare prima di domandare? Come sarebbe il nostro rapporto se non ci fossero la meraviglia e la ‘lode’ reciproche?
– Sappiamo trovare il tempo per pregare? Come sarebbe la nostra coppia se non dessimo ‘tempo’ l’uno all’altra?

Preghiera/riflessione
Padre Santo, stendi la tua mano sulla nostra coppia
perchè diventando, l’uno per l’altro,
segno della tua presenza,
impariamo a formare un cuor solo e un’anima sola;
con l’affetto e con le opere, edifichiamo la nostra casa,
e insieme la tua Chiesa. Amen