Visitazione della Beata Vergine Maria
La prima visita di Maria
Una visita singolare, quella di Maria, a Elisabetta. Molte volte la si riduce a un semplice atto di carità, come se si trattasse unicamente di un gesto di cortesia della cugina più giovane, Maria, verso quella più anziana, Elisabetta. In realtà qui i protagonisti sembrano essere i due bambini che esse portano in grembo. E’ una scena bellissima e intensa che noi oggi contempliamo nella liturgia odierna a conclusione del mese dedicato a Maria.
Il mese di maggio si conclude in bellezza con la festa della Visitazione di Maria ad Elisabetta. Da quella prima visita Maria ha continuato a visitare le case di ognuno di noi, le nostre parrocchie, i vicoli dei paesi e le piazze delle città; ha percorso le strade e i viottoli; è entrata con letizia e carità nella vita delle persone e delle comunità. La sua vocazione, la sua missione, l’intera sua esistenza non ha altro scopo, Maria porta in grembo il Signore e dove Lei arriva, arriva il Signore, perfino luoghi e cuori refrattari al Figlio di Dio si mostrano disposti ad accogliere la Madre. Si espande nel mondo per mezzo di Maria l’annuncio dichiarato nella prima lettera del profeta Sofonia, pieno di gioia per la presenza tanto attesa e invocata e dinalmente riconosciuta: ”Il Signore Dio è in mezzo a te ”. Viene riconosciuto da Elisabetta, che saluta ‘‘la Madre del mio Signore”. Se ne accorge e reagisce con esultanza il bimbo Giovanni nel seno materno. Ma l’espressione più esplicita è quella di Maria stessa. Ella canta la lode e la gioia per la presenza del Signore, ed è per la sua iniziativa che si è rivolta alla ”umiltà della sua serva”. Lo scopo ultimo di tutta l’opera di Dio è la sua abitazione tra gli uomini, nelle loro case e nei loro affetti. La sua venuta cambia la vita, trasforma la maternità e l’amore, riempie di letizia ogni incontro e apre al futuro. Il grembo di una donna e il suo libero cuore ne sono stati il semplice e straordinario veicolo. Nel tempo della storia, il ‘metodo’ di Dio non cambia: Egli arriva ancora agli uomini attraverso l’incontro vivo con coloro che lo portano nel cuore della propria esistenza.