Visitazione della Beata Vergine Maria

La prima visita di Maria

Una visita singolare, quella di Maria, a Elisabetta. Molte volte la si riduce a un semplice atto di carità, come se si trattasse unicamente di un gesto di cortesia della cugina più giovane, Maria, verso quella più anziana, Elisabetta. In realtà qui i protagonisti sembrano essere i due bambini che esse portano in grembo. E’ una scena bellissima e intensa che noi oggi contempliamo nella liturgia odierna a conclusione del mese dedicato a Maria.
Il mese di maggio si conclude in bellezza con la festa della Visitazione di Maria ad Elisabetta. Da quella prima visita Maria ha continuato a visitare le case di ognuno di noi, le nostre parrocchie, i vicoli dei paesi e le piazze delle città; ha percorso le strade e i viottoli; è entrata con letizia e carità nella vita delle persone e delle comunità. La sua vocazione, la sua missione, l’intera sua esistenza non ha altro scopo, Maria porta in grembo il Signore e dove Lei arriva, arriva il Signore, perfino luoghi e cuori refrattari al Figlio di Dio si mostrano disposti ad accogliere la Madre. Si espande nel mondo per mezzo di Maria l’annuncio dichiarato nella prima lettera del profeta Sofonia, pieno di gioia per la presenza tanto attesa e invocata e dinalmente riconosciuta: ”Il Signore Dio è in mezzo a te ”. Viene riconosciuto da Elisabetta, che saluta ‘‘la Madre del mio Signore”. Se ne accorge e reagisce con esultanza il bimbo Giovanni nel seno materno. Ma l’espressione più esplicita è quella di Maria stessa. Ella canta la lode e la gioia per la presenza del Signore, ed è per la sua iniziativa che si è rivolta alla ”umiltà della sua serva”. Lo scopo ultimo di tutta l’opera di Dio è la sua abitazione tra gli uomini, nelle loro case e nei loro affetti. La sua venuta cambia la vita, trasforma la maternità e l’amore, riempie di letizia ogni incontro e apre al futuro. Il grembo di una donna e il suo libero cuore ne sono stati il semplice e straordinario veicolo. Nel tempo della storia, il ‘metodo’ di Dio non cambia: Egli arriva ancora agli uomini attraverso l’incontro vivo con coloro che lo portano nel cuore della propria esistenza.

31 Maggio – FESTA LITURGICA DI MARIA SS. DELLE GRAZIE

Attivita parrocchiali

Diocesi di Aversa
Parrocchia – Santuario Maria SS delle Grazie
Giugliano in Campania
Festa Liturgica di Maria SS. delle Grazie

Giovedì 30 Maggio
Ore 18.30 Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal nostro Vescovo Mons. Angelo Spinillo che confermerà nella fede i cresimandi.

Venerdì 31 Maggio
Ore 17.00 Annuncio della Festa con il giro della banda per le strade della parrocchia
Ore 19.00 Solenne Celebrazione Eucaristica
Ore 20.00 Alza Bandiera che annuncia gli imminenti festeggiamenti del 2 Luglio

 

Nelle relazioni troviamo il vero sapore della vita

ComunicazioniSociali

Verso la 53a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali

Il Messaggio di Papa Francesco rilancia quel bisogno di comunità, di relazione che c’è nel cuore di ciascuno.
Se ci guardiamo attorno, e forse anche se ci guardiamo dentro, non facciamo fatica a riconoscere i segni di sfilacciamento del tessuto sociale, della comunità, che parlano tante volte nel linguaggio incattivito e rancoroso, parlano del fatto che un pò tutti percepiamo un peggioramento delle condizioni di vita, non solo di carattere economico, ma anche esistenziale.
Un pò tutti viviamo la tentazione o il pericolo di abbassare le nostre attese, la nostra speranza, il nostro respiro sul futuro diventa affannoso quasi potessimo accontentarci del presente.
Ma il presente non basta a nessuno. Inoltre, ci accorgiamo che il rinchiuderci in piccole cerchie di amici – dove l’amico tante volte è colui che condivide un interesse, è colui che ti da ragione, che non ti ostacola – è una scelta limitata, alla fine perdente.
Rispetto a quel bisogno di comunità, di relazione avvertito da ciascuno, ci accorgiamo che è legato a questo il vero sapore della vita, alla capacità di creare ponti, di riconoscerci in un’appartenenza, di prenderci cura dell’altro.
Passa da qui la strada per superare i nostri narcisismi, le nostre chiusure. Passa da qui il ritrovare davvero noi stessi.

Don Ivan Maffeis(direttore UNCS)
(art. tratto da Pagine aperte Paoline)

Grande gesto di solidarietà della Compagnia ”Il Teatro Mobile”

Ieri, al 1° Circolo didattico, il Teatro Mobile ha presentato la commedia ”Mammà è semp mammà ‘‘, 2 atti di Gaetano Vollono, regia di Luisa Sequino e con un cast eccezionale che non ha avuto niente da invidiare i professionisti super pagati del settore.
Ognuno ha mostrato la solita bravura e padronanza tanto da suscitare nel pubblico, (211 spettatori) grande ammirazione e tantissimo divertimento interrotto dai continui e scroscianti applausi.
La presenza del parroco Don Francesco Russo, ha impreziosito la serata ringraziando la compagnia e il pubblico per il forte interesse ma soprattutto per la grande sensibilità nel sostenere una realtà che non può non esistere: il Centro Socio Pastorale San Giovanni Paolo II.
Il contributo raccolto dal pubblico presente è stato devoluto interamente a sostegno del Centro.
Grazie di cuore!

Il Direttore
Lello Pianese

Spettacolo di beneficenza 'Mammà è semp mammà'

Come Maria, valorizzati da Dio

Scritti mariani

Per la Giornata delle Vocazioni – Valorizzati da Dio

La maestra comunica agli scolari di aver scelto il capoclasse e lo presenta ufficialmente. Uno è contento e ventiquattro si sentono sottovalutati.
A tutte le età e in ogni ambiente la storia si ripete. Gli scolari, cresciuti in età e sapienza, non nutriranno più il sogno di essere eletti come capoclasse ma l’esigenza di essere valorizzati non li abbandonerà mai.
L’ambizione puerile si trasformerà in desiderio di fare carriera, di mettersi in mostra in qualche campo della società o della Chiesa, poiché, in modo cosciente o anonimo, ogni uomo sente che è fatto per qualcosa di grande, anzi d’immenso.

Un rischio reale è pretendere di essere valorizzati in settori nei quali non si è competenti, in ambiti impossibili da realizzarsi. Un condannato all’ergastolo sogna di uscire dal carcere e di divenire ministro della giustizia. Egli è contro la verità: non prende atto d’essere un ergastolano.
E’ comprensibile che ognuno senta in sè una prepotente esigenza di valorizzazione; questa, però, deve aggirarsi negli ambiti del reale e delle effettive competenze. Altrimenti, il soggetto vive non un’esperienza di libertà ma di libertinaggio. Gesù ha pronunciato una frase, che Giovanni ha consegnato al suo Vangelo: ”La verità vi farà liberi”(8,32).
La verità è che ogni persona è figlia di Dio e solamente in Lui trova la risposta vera e ultima alle sue esigenze di valorizzazione.

Maria è valorizzata nella verità
”A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto”(Lc 1, 29).
Maria prende atto che il Signore desidera valorizzarla in un modo sommo; le propone di diventare la Madre di Dio. La Vergine s’interroga e chiede all’angelo se il progetto divino ha un solido fondamento nella verità: ”Allora Maria disse all’angelo: com’è possibile?”(Lc 1, 34).
L’arcangelo Gabriele la rassicura che ciò che Dio intende fare di Lei, è fondato addirittura sullo Spirito Santo, verità assoluta.
Maria non comprende, perchè non può comprendere. Il messaggio si realizzerà perchè lo Spirito Santo interverrà con tutta la Sua Potenza.
Questa è l’unica condizione che permette al Signore di realizzare il Suo progetto.

Dio ti ha creato un capolavoro, ti chiama a collaborare con Lui, ti valorizza nella verità. L’efficacia del progetto di Dio dipende dalla tua ”verginità”.
Tu hai la possibilità di mettere da parte Dio però, in questo caso generi solo azioni umane, che non reggeranno alla prova dell’infinito. Puoi anche scendere al compromesso: un occhio a Dio e uno al mondo generesti un miscuglio non ben definito.
Se, invece, dai il primato al Signore allora come Maria, generi roba da Dio e diverrai sacramento di salvezza, per te e per tanti altri fratelli e sorelle.
L’usura del quotidiano è una lima che tende a indebolire la volontà e ad appiattire ogni cosa.

Maria è modello, incoraggiamento e forza, per superare anche questa difficoltà. ”E l’angelo partì da lei”
Si spengono le luci dell’apparizione, Maria si ritrova nel suo ambiente quotidiano, alle prese con una missione più divina che umana ma in una situazione umile e feriale. Gli angeli, poi, li rivedrà solamente al termine della sua vita terrena, quando la porteranno in Cielo.
Gli insegnamenti, anche per noi, sono evidenti: successo, carriera, riconoscimento del proprio lavoro sono sogni creati dalla nostra fantasia non hanno come fondamento una promessa specifica di Dio.
Bisogna adeguare sempre di più il proprio comportamento a quello di Maria. Tutto qui!

Ordinazione Presbiterale di Don Alessandro Ferraro

Diocesi di Aversa News

Il Parroco Don Francesco Russo, il Vicario Don Luigi Maisto, l’intera comunità parrocchiale unitamente alla famiglia Ferraro

Annunciano con gioia che oggi 4 Maggio 2019

il Diacono Don Alessandro Ferraro è stato ordinato  ”SACERDOTE”

Domani 5 Maggio alle ore 18.00 nella Parrocchia- Santuario Maria Ss delle Grazie
Don Alessandro Ferraro presiederà la prima Celebrazione Eucaristica

Maria Ss nella vita del ‘sacerdote’

Scritti mariani

Il posto di Maria nella vita del sacerdote risulta, prima di tutto, dal legame stabilito nel piano divino fra la Vergine di Nazaret e il sacerdozio di Cristo. Dando il suo consenso al messaggio dell’angelo che le proponeva di diventare la madre del Messia, Maria ha cooperato al compimento del mistero dell’incarnazione. Ora, in virtù dell’incarnazione, il Figlio di Dio è diventato sacerdote, totalmente consacrato fin dal primo momento della sua vita umana, per essere totalmente dedicato alla sua missione redentrice. Gesù si è chiamato ” Colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo” (Gv 10,36).
Ella non è personalmente impegnata nella via del sacerdozio, che è proprietà di suo Figlio, ma è stata incaricata di cooperare alla venuta di questo sacerdozio nel mondo e, in seguito, di preparare Gesù alla sua missione sacerdotale.

La relazione del sacerdote con Maria è particolarmente importante per la sua attività apostolica. L’episodio evangelico della visitazione mostra come Maria comunica, alla sua parente Elisabetta, la ricchezza spirituale che le è stata data dall’alto. Più specificamente, pone in evidenza l’azione dello Spirito Santo che riempie di gioia Elisabetta, nel momento in cui Maria entra nella sua casa. Lo Spirito Santo si compiace di agire dove Maria è presente.

Anche il sacerdote deve aver cura di ricorrere a Maria nella sua azione sacerdotale, affinché lo Spirito Santo possa operare più abbondantemente. Lo Spirito, che ha realizzato il mistero dell’incarnazione con il concorso di Maria, continua a richiedere questo concorso per la diffusione della vita di Cristo nel mondo.

Fra le qualità che egli chiederà a Maria nella sua attività sacerdotale, possiamo sottolineare specialmente il dinamismo, la carità misericordiosa, la perseveranza. Colei che si è impegnata a fondo nell’opera di Gesù aiuta il sacerdote a lanciarsi con dinamismo in tutti i compiti pastorali. Colei che ha il cuore misericordioso di una madre desidera comunicare al sacerdote la sua bontà piena di pietà per le debolezze umane. Colei che ha adempiuto integralmente la sua missione sostiene la perseveranza del sacerdote che, talvolta, incontra ostacoli temibili. Maria lo aiuta a superare la tentazione dello scoraggiamento e a conservare la speranza attraverso tutte le prove.

tratto da clerus