Vangelo – SE LA RICCHEZZA RENDE CIECHI

Vangelo

Chi poggia la propria speranza e sicurezza nell’accumulo di beni scivola ineluttabilmente nell’indifferenza e nella sordità alla parola di Dio. La nostra attenzione ai poveri, nel momento presente, deciderà il nostro destino eterno.
Mentre i ricchi, stigmatizzati da Amos nella prima lettura, non si preoccupano della rovina della casa di Giuseppe, impegnati come sono a godersi la vita, riempiendola di beni e di agi, Dio ha cura dei suoi poveri. Lo ricorda il nome stesso del povero della parabola di Luca. Mentre, infatti, il ricco rimane senza nome, perché la sua incapacità di riconoscere colui che giace alla sua porta lo rende sconosciuto agli occhi di Dio, il povero possiede soltanto la ricchezza di un nome, Lazzaro, che significa «Dio ha soccorso». Egli, prima gettato a terra dall’indifferenza dei più, ora è accolto nell’intimità di Dio, al posto d’onore nel banchetto del Regno. Un abisso invalicabile lo separa dal ricco. Un abisso che è stato creato proprio dalla sua indifferenza. Ed è inutile che Lazzaro risorga dai morti per andare ad avvertire i suoi fratelli. Il vero segno che dobbiamo vedere non è Lazzaro risorto dai morti, ma Lazzaro che giace bisognoso alla porta di casa. Il grande pericolo della ricchezza è questo: più che renderci cattivi, ci fa ciechi. Il comandamento da conservare senza macchia e in modo irreprensibile, come scrive Paolo a Timòteo, è anzitutto il comandamento della carità. (La Domenica)

Aversa, Sinodo: Cantieri di Betania, Lectio di Rosanna Virgili

Diocesi di Aversa Sinodo 2022

Il video integrale della Lectio di Rosanna Virgili
Pubblichiamo la Lectio integrale tenuta dalla biblista Rosanna Virgili domenica 18 settembre 2022, presso il Santuario “Mia Madonna, Mia Salvezza” di San CiprianoCasapesenna.
L’intervento ha rappresentato il momento centrale della prima parte della giornata, organizzata dalla diocesi di Aversa per presentare il nuovo anno pastorale e per dialogare con i referenti foraniali e parrocchiali, in vista della ripresa del cammino sinodale.
La Virgili è stata invitata ad approfondire il tema legato all’icona biblica della visita di Gesù a Marta e Maria, che indica il sogno di una Chiesa come “casa di Betania” aperta a tutti.

Triduo di Preghiera in preparazione alla Festa di San Pio da Pietrelcina

News

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Martedì 20, Mercoledì 21 e Giovedì 22 settembre 2022 alle ore 18:15, recita del Santo Rosario e ascolto della testimonianza di vita di San Pio.
Alle ore 19:00: Celebrazione Eucarestia.

Venerdì 23 settembre, Festa di San Pio da Pietrelcina.
Ore 18.30 Santo Rosario
Ore 19:00 Solenne Celebrazione Eucaristica  con Supplica a San Pio.

Lunedì 28 settembre pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo. Per info e prenotazioni rivolgersi al parroco o viceparroco.

Avviso: ‘Consiglio Pastorale Parrocchiale’

Attivita parrocchiali Avvisi

Nei giorni 2021 e 22 settembre 2022 alle ore 19.30 primo ‘Consiglio Pastorale Parrocchiale’. In questo primo incontro dell’anno pastorale appena iniziato, verrà fatta una verifica dell’anno appena trascorso e una pianificazione del nuovo. Tutte le componenti parrocchiali sono invitate a partecipare per verificare e pianificare insieme.
Giovedì 22 settembre alle ore 20.00 riparte l’Adorazione Eucaristica Comunitaria.
Vi aspettiamo!

Vangelo – La Vera Ricchezza è ”CON” l’Altro

Vangelo

Gesù loda un amministratore infedele, ma astuto e saggio nell’usare i beni della terra. Anche il cristiano deve saper trafficare con saggezza i beni, ma avendo come fine il vero tesoro, che è quello che accumula davanti a Dio.

È forte il contrasto tra quanto afferma il profeta Amos, dichiarando che Dio non dimentica le opere ingiuste di chi calpesta il diritto dei poveri, e l’atteggiamento del padrone della parabola narrata da Gesù, che elogia il suo amministratore, nonostante il suo comportamento tutt’altro che esemplare. Gesù, tuttavia, loda piuttosto la sua scaltrezza, invitando i discepoli a vivere la propria onestà non in modo ingenuo, ma “scaltro”: la furbizia consiste nel vivere non per sé stessi, ma per gli altri, perché soltanto attraverso la ricerca del loro bene possiamo conseguire il senso felice della nostra vita. Corriamo spesso questo rischio: cercare un’onestà che rimane senza relazioni, perché preoccupata di sé stessa e del proprio comportamento, ma con uno stile di vita che rimane indifferente, non si lascia toccare dagli altri. La scaltrezza dell’amministratore consiste nel trasformare i beni in relazioni, perché sono gli amici, non le ricchezze possedute, ad accoglierci nelle dimore eterne. Preoccupandoci del bene degli altri, e più ancora del bene che sono gli altri, compiamo la volontà di Dio, il quale – scrive Paolo a Timòteo – vuole «che tutti gli uomini siano salvati». (LaDomenica)