San Francesco d’Assisi

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”Al giovane Francesco, pieno di vita, suo padre trasmette solo ambizioni da mercante, magazzini da ampliare, commercio di tessuti da sviluppare; Gesù invece vede in lui il desiderio di qualcosa di grande: spendere la vita per amore. Così, il Poverello non esita a scegliere e consegna tutto a suo padre Pietro anche le vesti che indossa. Nel gesto della spogliazione di Francesco, è chiaro come egli si spoglia per incontrare l’altro in modo autentico cioè alla pari. Sceglie di abbandonare ogni difesa davanti al padre, che in quel momento è il suo avversario. Questa prima esperienza lo prepara a rinunciare in seguito a lottare in maniera aggressiva contro ogni avversario che incontrerà, perfino nel momento culminante dell’incontro con sorella morte. (tratto da una riflessione di P. Mario Favretto)

Solennità di Santa Chiara

Chiara vide arrivare a lei il Re della Gloria, una sorella vide una moltitudine di vergini avvicinarsi in processione al letto della santa e la Vergine delle vergini chinò il viso maternamente verso quello di Chiara. Parlando alla sua anima, Chiara sussurrò: “Va’ in pace, perché averai bona scorta”. Quando è aperta la porta alla Comunione dei Santi, si può morire da soli?

“Sorelle e figliole mie, non vogliate temere, però che, se Iddio sarà con noi, li inimici non ce potranno offendere. Confidateve nel Signore nostro Iesu Cristo, però che esso ce libererà”.

27 gen – San Giuliano Martire Patrono di Giugliano

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Oggi 27 gennaio ricorre la festa di San Giuliano Martire, patrono della città di Giugliano.
Questa sera ore 18.30, presso la Collegiata di Santa Sofia, Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo Mons. Angelo Spinillo con la partecipazione del clero e delle comunità di Giugliano.

Carlo Acutis oggi BEATO

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Carlo Acutis c’è l’ha fatta! Oggi la Santa Madre Chiesa lo proclama BEATO e ‘ Patrono del Web’. Gloria a Dio!
Ecco le sue parole:«“Essere sempre unito a Gesù, ecco il mio programma di vita”.
“La mia autostrada per il Cielo” convinto com’era che “stando dinanzi a Gesù Eucaristia si diventa santi”. “Tutti nascono come originali ma molti muoiono come fotocopie”.

Per visualizzare la Mostra Internazionale ‘ I Miracoli Eucaristici’ ideata dal Beato Carlo Acutis seguire il link: www.miracolieucaristici.org

Santa Faustina, La segretaria della Divina Misericordia

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Santa Faustina Kowalska, la grande apostola della Divina Misericordia, nasce il 25 agosto 1905, in Polonia, nel piccolo villaggio di Glogowiec.
Battezzata con il nome di Elena, la santa, già dall’età di sette anni avverte la chiamata alla vita religiosa ma, non avendo l’assenso dei genitori, non può assecondarla. Terzogenita di dieci figli, Suor Faustina abbandona la scuola dopo circa tre anni e inizia a lavorare come domestica presso alcune famiglie facoltose per potersi mantenere e aiutare la famiglia. A vent’anni matura definitivamente la scelta della vita religiosa, spinta da una visione di Cristo sofferente che le dice: “Quanto tempo ancora ti dovrò sopportare? Fino a quando mi ingannerai?”.

Il 10 agosto 1925 entra nel Convento delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia, a Varsavia, e prende il nome di Suor Maria Faustina. Trascorre i tredici anni di vita religiosa all’interno di vari conventi della congregazione, lavorando come cuoca, giardiniera e portinaia. Lavori svolti con dedizione ed umiltà, in un atteggiamento di riservatezza e disponibilità. Abbondanti sono le grazie che il Signore le dona, di cui le stigmate sono il segno visibile più evidente. Numerose, inoltre, le rivelazioni e le visioni che, come suggeritole dai suoi padri confessori, la santa annota nel suo Diario, oggi tradotto in numerose lingue. Muore a soli 33 anni, il 5 ottobre 1938, a Cracovia, consumata dalla tubercolosi.

La segretaria della Divina Misericordia
Il 22 febbraio del 1931 annota nel suo Diario: “Stando nella mia cella vidi il Signore Gesù vestito di una veste bianca: una mano alzata per benedire, mentre l’altra toccava sul petto la veste leggermente scostata che lasciava uscire i due grandi raggi, rosso l’uno e l’atro pallido (…). Dopo un istante, Gesù mi disse: “Dipingi un’immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: Gesù, confido in Te. Desidero che questa immagine venga venerata prima nella vostra cappella, e poi nel mondo intero. Prometto che l’anima che venererà quest’immagine, non perirà… perché io stesso la difenderò come mia propria gloria” (D. 47-48).

(art. tratto da vaticannews.va)