Lettera di don Francesco Russo alla comunità

Celebrazioni&Solennità

Cari fratelli e sorelle,
vi raggiungo con questo mio scritto in occasione del 20° Anniversario dell’inizio del mio ministero in questa comunità.
Lo faccio in piena quaresima e durante il difficile momento determinato dalla pandemia, soprattutto per esprimere la mia vicinanza spirituale e il mio affetto in questi giorni santi della quaresima, ma difficili per i problemi che conosciamo.
In questi venti anni vissuti al vostro servizio, la provvidenza ci ha donato di sperimentare diversi momenti ed iniziative che porto nel cuore e che ci hanno visti coinvolti e partecipi, lavorando insieme per la costruzione del regno dei cieli. Quanti momenti belli vissuti, quante esperienze spirituali, quante grazie abbiamo chiesto, ottenuto e sperimentato. Con voi e per voi ringrazio Dio e la madre Chiesa, per avermi posto a vostro servizio come ministro e pastore. A tutti rivolgo il mio ringraziamento per il sostegno, la collaborazione e l’accompagnamento ricevuto da quanti con me hanno lavorato per la rifioritura di questa bella comunità. A tutti chiedo umilmente perdono se qualche volta la stanchezza e la delusione umana mi hanno portato a qualunque forma di chiusura o negligenza, che mi hanno distolto dal mio essere “padre e pastore”.

Maria, Vergine della Quaresima

Quaresime

Maria, Madre della conversione,
in questo tempo di Quaresima,
guidaci nel cammino che porta a Gesù,
unico Salvatore e Redentore dell’umanità.

Fà, o Vergine della Quaresima,
che in questi giorni di ascolto, preghiera e penitenza,
ogni uomo, credente nel Vangelo,
e che sa di essere polvere e in polvere ritornerà,
possa sperimentare la misericordia divina
nel sacramento della riconciliazione e del perdono.

Nell’assiduo ascolto della Parola di Dio,
nella celebrazione quotidiana della liturgia eucaristica,
nella carità senza limite verso ogni fratello di questa Terra,
possa diventare un vero adoratore di Dio, in Spirito e Verità.

O’ Maria, Madre del Redentore,
Madre del Cristo ritirato nel deserto,
per pregare, fare penitenza e prepararsi
all’annuncio del suo Regno,
ottienici dal tuo Figlio, Morto e Risorto,
per la nostra salvezza,
la grazia di non abbandonarci nella tentazione,
ma di liberarci da ogni male
e portarci con Lui nell’eternità. Amen

p. Antonio Rungi, passionista

Vaticano – Tempo di conversione: guarire dal protagonismo

Riflessioni&Meditazioni

Guarire dal nostro protagonismo

“La realtà è che abbiamo paura che la Parola vada a rovistare negli angoli della nostra vita più nascosti che noi proteggiamo”, scandisce il segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, il quale precisa che la parola di Dio è una spada fino al punto di divisione dell’anima e nessuno può nascondersi. “Noi siamo esperti nell’arte del compromesso – sottolinea ancora – invece capiamo che non si possono servire due padroni e che la vera malattia da cui dobbiamo guarire è il nostro protagonismo”. Se entriamo in relazione con Cristo, c’è un mondo che va in rovina, è il mondo delle passioni disordinate. Monsignor Morandi cita San Massimo il Confessore, quando parla della ϕιλαυτία (filautia), ovvero dell’amore sbagliato, dell’amore eccessivo di sé. Ciò genera infelicità in noi ma anche in chi ci incontra e ci vede sterili. Gesù si potrà proclamare figlio di Dio solo sotto la croce. Qui il vero ribaltamento di prospettiva.
Leggi l’intero articolo ⇒ : https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2021-02/meditazioni-quaresimali.html

Catechismo – Il nuovo viceparroco incontra le catechiste

Catechismo

Ieri 23 febbraio, le catechiste si sono incontrate per la prima volta con il nuovo viceparroco don Salvatore Saggiomo per la formazione mensile.
Il tema dell’incontro è stato: 1. ‘Il Profeta Isaia’ riflessione sul passo biblico Is 61, 1-2.
2. Chi sono i Profeti? Annunciatori della Parola di Dio.
Il Catechista come ‘annunciatore’ delle verità di fede e non insegnante di formule.
3. Il dono della profezia che ogni catechista, come ogni cristiano, ha ricevuto nel Battesimo.
4. Il Catechista come stretto collaboratore del sacerdote (Concilio Vaticano II)
Domande che don Salvatore ha lasciato alle catechiste:
1. In che modo vivo la mia esperienza di catechista come annunciatore della fede?
In che modo programmo i miei incontri di catechismo? Lezione formale o ‘incontro’ profondo con i bimbi? Trasmetto o insegno?
Questa è la grande responsabilità del Catechista.