Catechesi ai Genitori

La Celebrazione Eucaristica nei momenti forti dell’anno: l’AVVENTO e il NATALE
Relatori: Arturo Palma e Lucia Arcieri
L’Anno Liturgico è composto da un Tempo Ordinario e da Tempi Forti (Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua, Pentecoste)
Tempi Forti: L’Avvento, è un periodo in cui il cristiano si prepara a celebrare il Natale.
Sintesi dell’incontro: Non ci si prepara alla Natività di Gesù Cristo, perché a Natale – come recita la liturgia – si fa memoria di un evento del passato, già avvenuto «nella pienezza del tempo» (Gal 4,4).
Cosa dunque si celebra a Natale da autentici cristiani? Si fa memoria della nascita di Gesù, della nascita da donna del Figlio di Dio, della «Parola fatta carne» ( Gv 1,14), umanizzata in Gesù di Nazaret. A Natale volgiamo i nostri sguardi alla venuta gloriosa di Cristo alla fine dei tempi perché, secondo la promessa che ripetiamo nel Credo, «verrà a giudicare i vivi e i morti e il suo Regno non avrà fine».
Tutto l’Avvento ha il significato di preparazione a questo evento finale della venuta gloriosa di Gesù Cristo, non alla nascita del santo bambino. A Natale ogni cristiano deve vivere e celebrare la nascita o la venuta del Signore Gesù nel suo cuore, nella sua vita.
L’Avvento insiste soprattutto su questa venuta per chiederci di vigilare, di essere pronti, di pregare per affrettarla, perché egli viene e viene presto!
Il Natale è l’occasione per rinnovare la fede nella terza nascita di Gesù: la venuta di Gesù in noi che può avvenire ogni giorno, qui e adesso. Il cristiano sa che il suo corpo è chiamato a essere dimora di Dio, tempio santo. Ecco allora l’importanza che il Signore Gesù venga, nasca in noi, nel nostro cuore, in modo che la sua vita sia innestata nella nostra vita. È una venuta che ciascuno di noi deve invocare – «Maranatha! Vieni, Signore Gesù!» -, deve preparare, predisponendo tutto per l’accoglienza del Signore che viene nella sua Parola, nell’Eucaristia e nei modi che egli solo decide, in base alla sua libertà e alla potenza dello Spirito Santo.